Con l’analisi dei dati dei 12 mesi del 2023 prosegue l’iniziativa dell’Osservatorio Permanente del Vending, realizzato da Eidos Consulting e Vending Magazine con la collaborazione di un gruppo di aziende del settore. Di seguito i principali risultati dell’indagine per l’esercizio 2023 che sostanzialmente risultano positivi.
ANDAMENTO DEI RICAVI: +11,50%
L’incremento medio dei ricavi nel 2023 rispetto al 2022 è stato dell’11,50%, in aumento rispetto al +10,8% registrato nei primi 9 mesi 2023 su analogo periodo del 2022. Quindi nell’ultimo trimestre c’è stato un incremento della crescita più che proporzionale rispetto ai 9 mesi precedenti. La variazione è positiva per tutte le aziende. L’andamento tra le imprese che fanno parte del campione va da un minimo di +1,20% ad un massimo di+33,88%.
ANDAMENTO DEI COSTI OPERATIVI: +6,86%
Anche il totale dei costi operativi aziendali mediamente aumenta nel 2023 rispetto al 2022 e il valore è di +6,86%. Poiché l’incremento dei ricavi è dell’11,50% la conseguenza è un incremento medio della redditività pari al 4,64%. Per costi si intendono il totale dei costi operativi, cioè tutti i costi aziendali ad esclusione degli oneri finanziari e delle imposte. Il margine operativo, cioè la differenza tra ricavi e costi operativi, per le aziende del nostro campione è pari al 18,15%.
COSTO DELLE MATERIE PRIME: +12,7%
Il costo delle materie prime aumenta del 12,7% rispetto all’anno precedente; quindi, c’è una decelerazione rispetto al 1° semestre 2023 quando l’incremento era stato del 16,53%. Le variazioni sono determinate sia dai prezzi di acquisto che dai volumi. L’incidenza del costo delle materie prime sui costi totali nelle aziende del nostro campione è del 33,81%; l’incidenza sui ricavi è il 28,52%.
ANDAMENTO DELLE EROGAZIONI: +6,4%
L’80% delle aziende del campione ha avuto un aumento del numero delle erogazioni rispetto al 2022, il 20% ha avuto una riduzione. Essendo l’incremento dei ricavi superiore a quello delle erogazioni di circa il 5,06%, possiamo presumere che nel periodo considerato ci sia stato un aumento del prezzo medio delle erogazioni dovuto probabilmente a una crescita generale dei costi. La variazione naturalmente può essere conseguenza, almeno in parte, anche della variazione nel mix dei prodotti venduti.
POSITIVO L’ANDAMENTO DELL’ OCCUPAZIONE
L’occupazione nell’ultimo trimestre del 2023, rispetto al trimestre precedente, è aumentata nel 65% dei casi, invariata nel 31%, in diminuzione nel 4%. Nel terzo trimestre 2023 l’andamento dell’occupazione rispetto al trimestre precedente era in crescita nel 50% dei casi, invariata nel 44%, in diminuzione nel 6%. Complessivamente possiamo affermare che l’occupazione, nel nostro campione di imprese di gestione, sta procedendo molto bene.
REFERENZE INSERITE NEI D.A.
Il 62% delle aziende ha inserito nuove referenze nell’ultimo trimestre del 2023. Nel trimestre precedente erano l’80%, nel secondo trimestre erano il 64%. Quindi in termini di nuove referenze abbiamo una dinamica decisamente positiva. Il 53% valuta positivamente l’andamento delle nuove referenze, nessuno lo valuta negativamente e il 47% dichiara che non è ancora possibile fare valutazioni. Per quanto riguarda le referenze con la maggiore crescita in termini di volume troviamo caffè, prodotti salutari, snack salati ed altre bevande fredde con il 19%. Ogni azienda poteva indicare le 3 referenze con maggiore crescita.
OTTIMISTI SUL FUTURO DELLA PROPRIA AZIENDA
Il 59% degli interpellati è soddisfatto di come la propria azienda ha chiuso il 2023, il 36% è parzialmente soddisfatto e solo il 5% è insoddisfatto. Sul futuro della propria azienda il 95% si dichiara ottimista, il 5% né ottimista né pessimista. Nessuno si dichiara pessimista.
Sempre il 59% ritiene che nel 2024 le cose andranno un po’ meglio e il 18% è convinto che andranno decisamente meglio. Quindi il 76% guarda all’anno in corso con estrema fiducia. Il 14% è convinto che la situazione resterà invariata e il 9% pensa che peggiorerà. Per quanto riguarda gli investimenti, nel 2024 coloro che pensano ad un incremento doppiano, con il 36%, coloro che prevedono una diminuzione (18%). Il 46% ritiene che resteranno invariati. Infine, abbiamo chiesto ai gestori se sono ottimisti o meno circa il futuro del Vending. Il 64% si dichiara ottimista, il 27% né ottimista né pessimista. Solo il 9% si dichiara pessimista. Per quanto riguarda il 2024, il 50% prevede un mercato in leggera crescita, il 9% in crescita, il 32% stazionario ed il 9% in diminuzione. C’è quindi un certo ottimismo circa il futuro.
fonte: beverfood.com